Bisogna lasciare andare. Se qualcosa dovrà ricongiungersi troverà la strada per tornare verso la sua riva. Proprio come fanno le conchiglie.
Non puoi forzare le cose. Ora lo so: a volte tutto quello che devi fare è non fare più nulla.
Tag: lasciareandare
Tempi
Nella fine di un amore esistono tre tempi: il primo, di solito iniziale, è quello in cui niente sembra essere cambiato. Non si sta più insieme ma ci si sente ancora legati all’altro. È il tempo in cui, ogni giorno, uno dei due aspetta che l’altro faccia un passo per sistemare tutto. È il tempo in cui non si è ancora pronti a mettere un punto. Ecco, il primo tempo è una virgola.
Il terzo tempo è quello in cui entrambi hanno smesso d’amare e sono indifferenti l’uno dell’altro. Possono riparlare, non sentono sentimenti dell’amore ma dell’affetto: non c’è attrazione, gelosia, ricordi malinconici, nostalgia, rabbia.
E poi c’è il secondo. Il tempo più difficile e delicato di tutti. Perché è la fine del primo e l’inizio del terzo. Non si sente più quel legame forte ma non si è nemmeno ancora indifferenti. Si sta cominciando ad accettare la fine, ma basta poco per tornare indietro. È un tempo delicato, che va afferrato o lasciato andare. Afferrato per provare a riportarlo al primo, o lasciato andare verso il suo terzo tempo.
E tu oggi cosa scegli?
L’arte del Kintsugi: salvare i rapporti, partendo dagli errori
Quando un oggetto, cadendo, si rompe in mille pezzi, l’istinto è quello di buttarlo, seppur dispiaciuti o arrabbiati. Lo stesso succede con i rapporti umani. Eppure c’è un’alternativa, più faticosa ma sicuramente più importante: si chiama Kintsugi.
Continua a leggere “L’arte del Kintsugi: salvare i rapporti, partendo dagli errori”