Non smettere di lottare

Un padre che lotta per sua figlia
avrà sempre il mio rispetto.
Quando ti conobbi fu la mia
promessa del primo giorno:
farò sempre un passo indietro

di fronte a lei.

Ma non ti avevo detto che con lei
intendevo anche l’amore per lei.
Per questo resto qui, in silenzio.
Perché lo so che sei ancora
dentro la battaglia.
Anche se lo so che non c’è guerra che tu non riuscirai a vincere.
Che non c’è limite d’amore
che ti potrà fermare.

Un padre che lotta per sua figlia
avrà sempre il mio rispetto.
Proprio perché io figlia
non lo sono stata.
Proprio perché il mio padre

non lo è stato.
Per questo so perché io sono qui e tu sei lì.

E forse meglio così.

Io ti tengo tra le mie braccia
da lontano, e se chiudi gli occhi puoi sentirmi.
Ti tengo come riusciva a rasserenarti:
la tua testa sulle mie gambe,
gli abbracci stretti sul divano,
la mano mentre guidi,
e cuore su cuore la notte.

Ritrovarsi

Si aspettano all’aeroporto. E l’attesa li rende immobili:
tante le paure, tante le domande, tante le speranze.
E poi accade. Si guardano da lontano.
Ed uno sguardo trova già tutte le risposte.
E si corrono incontro.
E si trovano l’uno nelle braccia dell’altro.
E rimangono fermi così,
per il tempo che si sono mancati,
per quello che hanno sbagliato,
per quello che non hanno compreso.
Si guardano e improvvisamente
si sono perdonati ogni mancanza distratta,
ogni ferita che si sono fatti,
ogni errore che hanno commesso,
ogni addio detto e mai voluto.
E sono lì. Occhi negli occhi. Cuore su cuore.
L’uno nel respiro dell’altro.
La gente continua a partire. La gente continua a tornare
Gli aerei sopra i loro volti decollano.
Ma per loro non c’è gente, e non c’è aereo.
Ci sono loro. Adesso ritrovati.