Vorrei raccontarti di tutte le volte che ti penso.
La mattina, appena apro gli occhi.
Quelli grandi, che amavi tanto.
Sicurezza e rifugio per te.
Sei già sveglio? Dormi ancora?
Sono tra i tuoi primi pensieri?
Vorrei raccontarti di tutte le volte che ti penso.
È mattina presto, io e te e basta,
una passeggiata in una città sconosciuta.
Sono in cucina, l’odore del caffè.
Sarà dura anche questa giornata?
Mi avresti detto no, anche se sapevi
sarebbe stato un sì.
Di quando entro al supermercato.
Vorrei comprarti tutto quello
che non posso più regalarti.
E che sarebbe stato sempre la metà
di tutto quello che tu compravi per me.
Stasera mangio fuori.
Sto chiudendo casa e penso a te.
Scendo le scale e penso a te.
Apro il portone e guardo la macchina,
anche se lo so che non ci sei.
“Dove andiamo?” Chiedevi.
“Non lo so, scegli tu” Rispondevo.
E passavamo delle ore. Indecisi e complici.
Divertiti e complici. Arrabbiati e complici.
Complici sempre, io e te.
Invece stasera hanno già scelto.
Non passerò delle ore, indecisa.
E non sarò complice, di sguardi e sorrisi.
Di baci e abbracci stretti.
C’è la nostra canzone.
Al mare e al centro commerciale.
In macchina e alla televisione.
Stai cercando un modo per parlare?
C’è una coppia di anziani, qui davanti a me.
Si sorridono, stretti, e un po’ litigano,
ma sempre stretti.
“Io e te tra qualche anno” Avresti detto.
Avrei sorriso. Sorrido anche adesso.
Chissà se torneremo, tra qualche anno.
Vorrei raccontarti di tutte le volte che ti penso.
E sono tante, come vedi.
E ne mancano molte altre, mi credi?
Il tempo non serve a dimenticare,
la distanza non basta per non amare,
il silenzio si può ascoltare.
Ti porterà lì, dove sei rimasto,
lì, dove ti tengo.
In alto, a sinistra.
Sul cuore.